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Daniel Buren

France, 1938


 

| ​Blue-Chip Representation | ​Top 10 France Artist | ​Top 100 Global Artist

Daniel Buren ha scandito gli ultimi 50 anni di arte con interventi indimenticabili, testi critici controversi, progetti di arte pubblica stimolanti e collaborazioni coinvolgenti con artisti di diverse generazioni. Nel corso della sua carriera Buren ha creato opere d'arte che complicano il rapporto tra l'arte e le strutture che la incorniciano. All'inizio degli anni Sessanta sviluppa una forma radicale di Arte Concettuale, un “grado zero della pittura”, come la chiamava lui, che giocava contemporaneamente sull'economia dei mezzi e sul rapporto tra supporto e mezzo. Nel 1965 inizia a utilizzare le sue strisce verticali larghe 8,7 cm come punto di partenza per la ricerca su cos'è la pittura, su come viene presentata e, più in generale, sull'ambiente fisico e sociale in cui un artista lavora. Tutti gli interventi di Buren sono realizzati in situ, prendendo in prestito e colorando gli spazi in cui vengono presentati. Sono strumenti critici che affrontano domande su come guardiamo e percepiamo e sul modo in cui lo spazio può essere utilizzato, appropriato e rivelato nella sua natura sociale e fisica. Nel suo lavoro la vita trova la sua strada nell'arte, mentre l'arte autonoma è in grado di riconnettersi con la vita.



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